Alla scoperta dell’Antica Calatia

Il Museo archeologico dell’Antica Calatia, ubicato all’interno del Casino di Caccia di Starza Penta dei Duchi Carafa della Stadera, da qualche mese è inserito negli itinerari di Napoli tra le mani, sabato 17 giugno ha accolto un gruppo di giovani visitatori dell’Unione Volontari pro Ciechi di Napoli che hanno conosciuto la storia del territorio di Maddaloni.

In effetti, il museo è dedicato all’antica Calatia, posta alla periferia occidentale della città  in un punto di confluenza e controllo per le vie che conducevano alla regioni interne del Sannio, su quella stessa direttrice su cui si sviluppò dal II sec. a.C. la via Appia. L’area appare stabilmente occupata già dall’età del Bronzo.

Al piano terra ospita una sezione dedicata alla città, al territorio e alla sue necropoli. Al primo piano l’esposizione si articola su quattro temi principali che aiutano a conoscere i momenti più salienti della storia della città e tratteggiare la fisionomia delle genti che la abitarono a partire dalla fine dell’VIII secolo a.C. fino all’età romana.

Inoltre, l’allestimento si avvale di un moderno linguaggio multimediale: è possibile sfogliare con il semplice gesto della mano dei libri che illustrano le strade principali e raccontano gli itinerari antichi, i mezzi di trasporto, le stazioni di posta e le tecniche di costruzione. Nella sala successiva è possibile un’esperienza immersiva, mediante l’uso del virtuale, che consente al visitatore di simulare una passeggiata sul tratto dell’Appia che collegava la Calatia a Roma.

I visitatori hanno potuto esplorare i principali elementi che caratterizzano il museo: marmi di rivestimento degli altari della Cappella dedicata alla Madonna del Carmine, statua di Apollo citaredo, stele funeraria da Maddaloni e le riproduzioni delle suppellettili (vasi, piatti, anfore, ecc.) che facevano parte di corredi funerari rinvenuti nelle aree di sepoltura.

 

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